Dal mese di marzo il barrage di Koubri è secco, l’acqua è finita e non resta che aspettare le prossime piogge. Arriveranno a fine maggio? A giugno? A luglio? Chi può dirlo.

Un tempo a maggio la pioggia arrivava. Adesso … non ci sono più regole. Solo chi ha un pozzo può ancora coltivare. Ma certo con l’acqua di un pozzo non si possono coltivare delle grandi superfici. Un tempo il barrage di Koubri non seccava mai completamente.

Eppure la scorsa stagione ha piovuto tanto, il barrage a settembre era pieno. Cosa è cambiato? Tanti contadini lungo il fiume aspirano l’acqua per le coltivazioni. Ora che ci sono le pompe a gas, più economiche, ne approfittano per aumentare le loro produzioni.

E poi, ci sono le costruzioni: Koubri è una zona in forte espansione, ovunque si costruisce, nuove case, nuove strade, e le costruzioni richiedono acqua. E arrivano anche con i camion cisterna a riempirsi.

L’acqua è una risorsa preziosa, indispensabile per qualsiasi attività umana.

E con l’aumento della popolazione e delle attività connesse, l’acqua del barrage non basta più. Un anziano signore con una piccola attività di vivaio di fianco al barrage mi racconta che ora è costretto a pagare l’acqua per non veder seccare tutte le sue piante. I contadini che avevano iniziato alcune coltivazioni, contando sul fatto che l’acqua del barrage sarebbe bastata per arrivare al raccolto, sono stati costretti ad abbandonare i loro campi. Qualcuno ce l’ha fatta a raccogliere qualcosa, ma quasi sempre questo non ripaga gli investimenti fatti. Altri hanno perso tutto. Come faranno a nutrire i loro figli, le loro famiglie?

E’ necessario ripensare e attivare rapidamente delle nuove strategie per conservare maggiori quantità di acqua piovana. O ben presto la situazione diventerà insostenibile.

In questa situazione, può un singolo individuo, una piccola associazione fare qualcosa?

Watinoma è riuscita a dotare ilcampo bio che gestisce, di un pozzo e vorrebbe implementare ulteriori sistemi per sfruttare in modo più razionale l’acqua disponibile, ampliare la superficie coltivabile durante la stagione secca e poter dare opportunità lavorative a un maggior numero di donne.
Inoltre, grazie a una campagna di raccolta fondi, ha recentemente inaugurato un nuovo pozzo con pompa a pannelli solari e cisterna, per la scuola primaria, che garantisce, finalmente, disponibilità di acqua potabile in modo continuativo e sufficiente, per tutte le necessità: per lavare le mani (almeno 3 volte al giorno), per la pulizia dei bagni, per la cucina, per l’orto scolastico e anche per rinfrescarsi dopo le attività sportive.
Continuate a sostenere Watinoma per rendere possibile tutto questo!



Un’immagine di com’era il barrage qualche mese fa e di com’ è adesso